UN ALTRO PASSO VERSO GESU': la Celebrazione Penitenziale
- Lorenzo Braccani e Valerio Comodo
- 8 lug 2015
- Tempo di lettura: 1 min
Il mercoledì della seconda settimana, come ogni anno, abbiamo dedicato un po’ di tempo a Gesù con la Celebrazione Penitenziale. Eravamo tutti un po’ tesi, perché l’idea della Confessione ci metteva in difficoltà. Abbiamo letto la parabola del Figliol prodigo che parla di un figlio che, dopo aver sperperato le sostanze del padre in giro per il mondo, torna a casa da lui perché ha bisogno di aiuto. Il padre, col cuore pieno di gioia per il ritorno di suo figlio, indice una grande festa e fa uccidere il vitello grasso. Il figlio più grande, che aveva sempre aiutato il padre e non lo aveva mai abbandonato, si risente molto nel vedere i grandi festeggiamenti con cui il fratello irrispettoso viene accolto. Suo padre, però, gli risponde che dividerà sempre tutto con quel suo figlio che si è sempre comportato bene, ma l’altro era fuggito ed è tornato, lo credeva morto ed è tornato in vita… come si può non festeggiare? Questo brano del Vangelo vuole dirci che, anche quando i nostri comportamenti non sono dei migliori, Dio è sempre pronto a perdonarci se noi troviamo il coraggio di chiedergli scusa.
Dopo la lettura del Vangelo, chi ha voluto ha potuto confessarsi da uno dei dodici sacerdoti dislocati nel parco. Alla fine, siamo andati tutti insieme per un momento di preghiera ed abbiamo scritto il nostro nome su un poster, come a dire a Dio: «Io ci sono per Te!».
Nonostante la difficoltà e l’imbarazzo della Confessione, siamo stati felici di avervi partecipato perché abbiamo sentito un legame vero con Gesù.
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