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INTERVISTE

In punta di piedi... Annarita, Martina e le piccole

Sara Pennesi intervista Martina e Annarita, animatrici del laboratorio di danza dei piccoli del P1.

Decidiamo di andare a visitare il laboratorio di danza delle piccole.

Appena siamo entrati nella sala di danza, c’erano le bambine che si divertivano a ballare. Abbiamo chiesto a cinque di loro se potevano rispondere alla nostra intervista. La loro età andava dai 6 ai 7 anni. Alla domanda, che cosa piaceva di più, hanno risposto «la danza!!!!».

Ci siamo rivolte allora alle loro animatrici: Martina e Annarita.

Martina ha 22 anni e ci ha detto che frequenta il GrEst da un anno. Per scherzare, ci ha anche confidato che quando non sta al GrEst «dorme»! Ha scelto di fare l’animatrice di danza perché è la sua passione e gli piacciono i bambini. Insegnare le dà molta soddisfazione. Ha precisato anche che le femmine imparano molto velocemente. Mentre i  maschietti hanno un po’ di difficoltà, ma anche tra loro ce ne sono di bravi. Per la festa finale stanno preparando una coreografia con una canzone dal titolo «Prendi un’emozione» dello Zecchino d’Oro. A suo parere, si intona molto bene con la storia di Momo: intendono comunicare l’importanza delle emozioni e vogliono farle arrivare ai genitori presenti, in particolare a quelli dei bambini e delle bambine.

Annarita, l’altra animatrice, ha 23 anni. Anche per lei è il primo anno di presenza al GrEst. Come Martina, è una tirocinante, vuol dire che studiano alla Facoltà «Auxilium» e questa è una attività molto importante del loro piano di studio: stanno infatti provando a mettere in pratica quello che studiano in teoria.

Annarita fa danza da quando era piccola, per questo è stato per lei naturale scegliere questa attività per il suo servizio al GrEst. È proprio così: Annarita, quando insegna, vuole aiutare a danzare! Quando non sta al GrEst studia ed esce con gli amici.

Sr. Pina Del Core, Preside della Facoltà «Auxilium

Come sapete, il GrEst ogni anno è organizzato dall'Associazione TGS Volare Alto in collaborazione con alcune docenti della Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione «Auxilium».

Per cercare di capire che cosa significa questo e che cosa si studia negli ambienti che, per tre settimane, vengono "invasi" dai bambini, dai ragazzi, dagli adolescenti, Sara Sebastiani e Alessandro Randazzo hanno intervistato Sr. Pina Del Core, Preside della Facoltà.

Giorgia Fresilli

Federica Gualdaroni

Federico Di Felice, Edoardo Braccia e Tommaso Coviello intervistano la loro animatrice, Giorgia Fresilli.

 

Abbiamo trovato Giorgia Fresilli, la nostra animatrice, mentre svolgeva la sua attività pomeridiana: inglese con sr. Karimi. È stata l’occasione per rivolgerle alcune domande per Momo News.

Quanti anni hai?  Ho 21 anni.

Perché hai deciso di trascorrere tre settimane della tua estate con i ragazzi del GrEst?

Innanzi tutto mi piacciono i bambini e mi piace tantissimo il Grest, che ho già svolto qualche volta nella mia Parrocchia. E poi sarà utile come tirocinio per il mio percorso di Laurea. Studio infatti da due anni Psicologia dell'Educazione, qui alla Facoltà Auxilium. E' un indirizzo di studi che i miei ragazzi hanno soprannominato "pizzicologia".

 

Ti trovi bene con i ragazzi del tuo Gruppo?

Sì, sono l'animatrice del fantastico, meraviglioso gruppo 20. Con loro mi trovo assolutamente bene. C’è un gruppo di maschietti soprannominato “Forza Roma” e poi un gruppo di femminucce molto carine.

Quale attività svolgi?

La mattina sono con sr. Maria Antonia e Lorenzo (e con voi) al Giornalino online, mentre il pomeriggio con sr. Karimi tengo il laboratorio di inglese.

Ti diverti al Grest?

Sicuramente sì: è molto stancante, ma anche molto divertente.

C’è qualcosa che miglioreresti?

Il tempo libero: mi piacerebbe avere più tempo libero. Trovo l'organizzazione fatta molto bene, perché viene "pensata" a lungo, molti mesi prima che inizi il GrEst ci si prepara.

C’è qualcosa che ti piace di più delle altre cose del Grest?

Il laboratorio d’inglese perché ci divertiamo tanto.

Come è stato l’impatto con i ragazzi? ci sono state difficoltà?

Inizialmente un pochino, perché i ragazzi del mio gruppo sono molto vivaci: sia quelli che seguo al giornalino e nel laboratorio di inglese, ma soprattutto quelli del mio Gruppo-albero, i "Forza Roma". Ma poi ci siamo conosciuti e siamo entrati in sintonia. Restano molto vivaci, ma mi ascoltano molto di più e soprattutto sono molto bravi.

Se lo dice lei, va tutto bene!

Ludovica Giovinazzo e Alice Somaschi hanno incontrato Federica Gualdaroni, la Coordinatrice dei più piccoli e le hanno rivolto qualche domanda.

Troviamo Federica al campo dei piccoli, un piccolo angolo nella parte più lontana del parco dell'Auxilium. Qui, nell'ombra fitta dei grandi pini, i bambini e le bambine che hanno fatto il pre-scuola o hanno già frequentato la prima classe della Scuola primaria sono i "padroni" di casa.

I Gruppi dei piccoli sono sette e quest'anno anche loro sono più di 100, nel numero totale del GrEst.

Federica ha 26 anni e da tre è Coordinatrice del P1 (i più piccoli, appunto!).

Le chiediamo se riesce a tenere d'occhio tutti questi bambini:

«Ci provo - risponde con un sorriso -. Penso, però, di riuscirci anche se non è sempre facile. Mi aiutano molto gli animatori e le animatrici, che sono molto bravi e pazienti. Insieme, cerchiamo sempre di fare il meglio».

Hai scelto tu di diventare coordinatrice? Ti piace avere questa responsabilità?

Mi è stato proposto da sr. Enrica e ho accettato, perché volevo mi piace molto stare al GrEst e soprattutto perché volevo provare a mettere in pratica quanto avevo studiato.

Sappiamo che hai studiato qui, alla Facoltà di Scienze dell'Educazione «Auxilium»... Perché?

Sì, ho studiato per cinque anni Psicologia dell'Educazione e  per tre anni ho frequentanto il Corso di Laurea per Educatori professionali.

Ho scelto di prepararmi per questo tipo di professione perché mi piace molto aiutare le altre persone e quindi ... eccomi qui.

 

Dopo tre anni con i piccoli, ti piacerebbe stare in un altro settore?

In realtà, i P1 mi piacciono molto, ma un domani mi piacerebbe cambiare per affrontare nuove sfide.

Quando non sei qui al GrEst che cosa fai, dove lavori?

Quando non sono qui al Grest faccio le supplenze in un asilo nido, lavoro al pre-scuola  e faccio la babysitter.

 

 

Sr. Graciela Fernández

Davide Taddei e Jacopo Perrotta hanno intervistato sr. Graciela Fernández, animatrice del Gruppo 20.

Noemi Fasoli

Sara Pennesi ha intervistato Noemi Fasoli, l’attrice che nella seconda settimana del Grest interpreta Momo, il personaggio principale della storia di quest’anno.

Sara Picariello e Alessandro De Crescenzo

Incontriamo Momo e Gigi Cicerone, o meglio Sara  Picariello e Alessandro De Crescenzo, i giovani animatori che in questa prima settimana del GrEst impersonano rispettivamente Momo, il personaggio principale della storia del GrEst, e Gigi Cicerone.

E'  l'occasione per rivolgere loro alcune domande a proposito dei loro personaggi, ma soprattutto riguardo all'esperienza del tutto nuova che stanno vivendo: fare teatro per noi, bambini e ragazzi del GrEst.

Avete mai fatto teatro prima di questo GrEst?

Momo: No, è la prima volta...

Gigi Cicerone: Anche per me è la prima volta ed è un'esperienza del tutto nuova, che non ho mai potuto vivere prima d'ora.

Cosa provate quando recitate?

Momo:  Tanta emozione e anche un po' di vergogna, perché mi espongo a un pubblico... insomma un po’ di tutto...

Gigi Cicerone: Beh, penso quello che provano tutti, soprattuto chi è, come me, alle prime armi: Molta emozione... perché in quel momento sono lì tutti ad ascoltare solo  me...

Riuscite ad immedesimarvi nel vostro personaggio?

Momo: Sì, molto. Momo è simpatica e mi piace la sua storia. Mi sento "onorata" nell'interpretarla e spero di farla al meglio

Gigi Cicerone: Sì, abbastanza

Cosa vi colpisce del vostro personaggio?

Momo: è una bambina sempre felice, anche se a volte sembra essere sconfitta, perdente... ma lei sa sempre trovare il lato positivo e soprattutto sa ascoltare

Gigi Cicerone: è un personaggio molto eccentrico e da un certo punto di vista molto divertente

Cosa vi aspettate dal pubblico?

Momo: Che possa apprezzarci e anche cogliere il nostro sforzo di superarci e di metterci in gioco in prima persona.

Gigi Cicerone: E' un pubblico molto variegato: ci sono i bambini piccoli e anche i più grandi delle medie, ci sono gli animatori, le suore, gli studenti... che dire? Mi piacerebbe che si diverta, ma che soprattutto, anche dalle mie parole, o meglio dal mio personaggio, impari qualcosa e soprattutto custodisca nel cuore il messaggio che, con il teatro, viene dato ogni giorno.

Di cosa avete paura quando siete sul palco?

Momo: Temo soprattutto di sbagliare la parte, di intervenire al momento sbagliato e così mettere in difficoltà anche gli altri attori che in quel momento sono in scena con me... speriamo non capiti mai!

Gigi Cicerone: Beh, la cosa più ovvia: scordarmi le battute. Se  mi dovesse succedere... che cosa farei?

Benedetta Boni e Ludovica Giovinazzo

 

 

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