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Matteo: il regista del teatro
di Gabriele M. Ferraro, Leonardo Tardiola, Andrea Alfonsi
Noi giornalisti della Redazione online del Giornalino del GREST abbiamo intervistato Matteo De Santis, coordinatore dei Grandi, regista e organizzatore del teatro. Proprio questi due ruoli sono molto importanti ed anche molto impegnativi. Gli abbiamo rivolto alcune domande per capire che cosa sta dietro al teatro che, ogni mattina, i giovani animatori del primo livello fanno per noi.
Ed ora, vi lascio all’ascolto…
Come ti senti nella parte di regista e di coordinatore del gruppo degli animatori del 1 Livello che fanno teatro al mattino per i ragazzi del GrEst?
È una grande responsabilità, perché i ragazzi sono giovani ed alcuni si vergognano però, devo dire che non è poi tanto difficile, perché fino ad adesso ho avuto sempre ragazzi disponibili e molto bravi quindi; è stata una bella esperienza anche per me.
Da quanti anni lo fai? Hai mai avuto esperienze di recitazione fuori dal GREST?
Questo è il secondo anno che faccio il teatro al Grest. L’anno scorso abbiamo messo in scena “IL MAGO DI OZ” invece quest’ anno ci stiamo cimentando con “LE CRONACHE DI NARNIA”. Ho fatto anche esperienze di recitazione fuori dal GREST in una parrocchia.
Quale esperienza stai facendo con questi giovani attori e attrici?
Prima di tutto un’esperienza umana, perché hanno anche loro i loro problemi, le loro esigenze quindi, cerchiamo sia di farli recitare bene per i bambini ma soprattutto, di farli sentire a loro agio in quello che devono fare.
Come hai scelto le parti e i personaggi da affidare?
Le parti sono state scelte dalle due coordinatrici del primo livello Claudia e Desiré e le hanno scelte molto bene, in base al carattere dei ragazzi e alle caratteristiche del personaggio.
Quali potenzialità e risorse trovi in loro e come riesci a calmare la loro ansia e le loro paure di affrontare il pubblico?
Gestire le loro ansie non è molto complicato, perché alla fine, non sono ansiosi sono solo emozionati anche perché, vogliono fare bella figura e sanno che il teatro è una cosa molto importante per il GrEst. Io gli dico sempre che tutti quelli che lo guardano, o lo hanno già fatto o lo faranno tra qualche anno, quindi non devono preoccuparsi di niente.
Secondo te il teatro come attività può aiutare noi ragazzi e ragazze a scegliere? Come?
Indubbiamente il teatro può aiutare nella tematica della scelta, perché puoi sia scegliere un personaggio ma soprattutto, puoi scegliere come farlo e chi essere ogni volta che si va in scena. Un aspetto molto importante anche nelle relazioni al di fuori del GrEst.
Nei giorni scorsi è stato il tuo compleanno. Quale regalo vorresti da noi?
Nessun regalo perché il regalo più grande lo trovo tutti i giorni, quando la mattina vi incontro, mi sorridete e gioco con voi. Insomma questo è il necessario.
Grazie, Matteo! Anche perché da due anni trascorri tra noi le tue settimane di ferie! Sei proprio un grande!
di Andrea Alfonsi, Gabriele Ferraro, Leonardo Tardiola
Valerio Uda è l’animatore del II livello che ha preso parte al teatro del mattino, insieme ai giovani animatori. Gli abbiamo rivolto alcune domande:
Quali sono le emozioni che provi nel recitare davanti a un grande pubblico?
Sicuramente c’è un po’ d’ ansia, però la cosa bella è vedere tutte le persone concentrate a sentire quello che dici per capire la storia come va avanti… ed è bello per questo!
Hai già recitato altre volte?
Sì, ho già recitato l’anno scorso e ho fatto lo spaventapasseri nel mago di Oz.
Dove si preparano gli attori?
Noi ci prepariamo nel garage e proviamo dove c’è la scenografia.
Quando provate di solito?
Proviamo la mattina e spesso il giorno prima dopo la verifica degli animatori.
Come si realizza la scenografia?
La scenografia di quest’anno è stata dipinta da Paolo, il papà di Angelo Pasquini, anche se so che ci sono stati degli animatori e delle animatrici che hanno dato una mano.