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Lo sapete che... curiosità su Narnia
di Gaia Di Clemente
La storia che quest’anno ispira il GrEst è tratta dal romanzo: Le Cronache di Narnia, il racconto di un mondo incantato, popolato di creature mitologiche, di animali parlanti, di maghi e di streghe, dove i protagonisti delle fantastiche avventure che vi si svolgono sono un leone di nome Aslan, dotato di parola e soprattutto di straordinarie virtù, e quattro bambini, destinati a diventare principi ed eroi, e a salvare la terra dalle minacce del male.
Il tutto è uscito dalla fervida fantasia di Clive Staples Lewis (Belfast, Irlanda del Nord, 1898 – Oxford 1963), un docente dell’Università di Oxford famoso per i suoi studi sul Medioevo e per i suoi scritti di apologetica cristiana. Con il romanzo Il leone, la strega e l’armadio ha inizio il Ciclo di Narnia, composto da sette libri pubblicati tra il 1950 e il 1956, che ha raggiunto una notevole popolarità, vendendo milioni di copie in tutto il mondo. Con Le Cronache di Narnia, l’autore aveva voluto parlare, riuscendoci, al cuore dei bambini, e non solo a loro.
Il significato dei nomi
Lucy è la sorellina più piccola: è piena di curiosità, vivace e non è un caso che sia proprio lei a scoprire il mondo di Narnia. L’etimologia del nome Lucy è il latino lux, luce, e sarà proprio questa bambina a portare uno spiraglio di luce e quindi di salvezza nel mondo di Narnia precipitato dalla Strega nel freddo e nell’oscurità.
Così appare altrettanto significativo il nome del fratello maggiore, Peter. Egli è davvero una pietra, una roccia cui afferrarsi, il capo indiscusso, il fratello più coraggioso e saggio, che si assume le responsabilità di capo. Sarà sotto la sua guida che i ragazzi riusciranno ad affrontare con successo la Strega Bianca. Il destino di Peter sarà quello di diventare Re Supremo di Narnia, nel momento in cui lui e i suoi fratelli compiranno le profezie e saranno tutti e quattro sovrani.
Edmund, invece, è il più fragile, il più esposto alle tentazioni del male. Se ne accorge la Strega Bianca, attenta scrutatrice degli animi dei suoi avversari, per metterlo sotto controllo, attraverso dei biscotti stregati che ne condizionano la volontà e lo inducono a tradire i fratelli. Nessuno lo condanna: né Aslan, che lo libera dall’incantesimo facendogli recuperare la propria piena coscienza e lo invita a riscattarsi combattendo contro la Strega.
Susan è la sorella saggia, dotata di intraprendente spirito battagliero, che riceve in dono da Babbo Natale un arco, una faretra piena di frecce e un corno di avorio.
Il potere cattivo che domina a Narnia, quello della Strega Bianca, è una corruzione, una perversione del bene. Qui sta la concezione cristiana del bene e del male. La battaglia che si svolge a Narnia è uno scontro antico: una creazione che è bene, bellezza, ordine natura, armonia a cui si contrappone l’invidia che vuole la corruzione e la rovina.
Il mondo di Narnia ci fa capire che il Cristianesimo è un punto fermo da cui cogliere le prospettive infinitamente varie e mutevoli dell’esperienza umana nella storia, alla luce della possibilità che esso ha di trasformare e far nuove tutte le cose. La più seria e consistente possibilità di raggiungere la gioia. Narnia ci insegna che la persona è fatta per la verità, che può raggiungerla e che tale ricerca non è vana.
Non un libro, ma sette!
Alba del XX secolo. Due bambini di Londra, Digory e Polly, vicini di casa, mentre esplorano l'attico del loro palazzo, prendono la porta sbagliata e sorprendono lo zio di Digory, Andrew, nel suo studio. Zio Andrew, mago autodidatta, teletrasporta Polly e Digory in uno strano bosco pieno di pozze d’acqua, che altro non sono che ingressi a innumerevoli mondi. Digory e Polly, incuriositi, iniziano a passare di mondo in mondo...
Molti anni dopo, nel 1940, Peter, Susan, Edmund e Lucy, quattro fratelli immigrati a Londra dalla provincia a causa della guerra trovano in un armadio un portale che conduce al misterioso mondo di Narnia, popolato di streghe, folletti, elfi, fauni e unicorni. A Narnia il re Aslan il Leone sta combattendo una guerra senza tregua contro la Regina di Ghiacchio. I 4 bambini diventano pedine essenziali nella lotta per il potere sul mondo di Narnia...
I romanzi de “Le Cronache di Narnia” sono sette. Ecco l’ordine:
1. "Il nipote del mago"
Digory e la sua amica Polly sono due bambini che abitano a Londra, alla fine del XIX sec. I due, abitando in case comunicanti, si incontrano per caso un giorno d'estate e fanno amicizia. Tuttavia cadono in un tranello di Andrew, lo zio di Digory, che regala alla ragazzina un anello da lui stesso fabbricato, che la fa scomparire nel momento stesso in cui lo indossa. Allo sconcertato nipote Andrew spiega di praticare da tempo esperimenti di magia e che quell'anello è uno strumento per trasferirsi in altri mondi, Polly quindi era per lui una cavia. Per riportarla indietro Digory non può far altro che seguire le istruzioni dello zio: indossa a sua volta un altro anello magico e ne porta con se altri due di colore verde, con i quali potrà fare ritorno sulla Terra assieme a Polly….
2. "La strega, l'armadio e il leone"
3. "Un ragazzo e il suo cavallo"
Il protagonista è Shasta, un ragazzino che vive con il padre Arshish, un umile pescatore, nel regno di Calormen, situato molto più a sud di Narnia. Un giorno giunge all'umile casa di Arshish un tarkaan di nome Auradin, che chiede ospitalità per la notte. Shasta durante la notte origlia una conversazione tra il padre e l'aristocratico calormeniano, in cui quest'ultimo chiede di acquistare il ragazzo come schiavo; il tarkaan ha infatti notato che Shasta ha la pelle molto più chiara degli altri Calormeniani, per cui evidentemente è originario di Narnia o della Terra di Archen e non è il figlio naturale di Arshish, e questi rivela in effetti di avere trovato Shasta da piccolo in un'imbarcazione scampata ad un naufragio e arenatasi sulla spiaggia. Shasta decide così di fuggire…
4. "Il principe Caspian"
Il principe Caspian è un ragazzo che vive a Narnia 1300 anni dopo l'età d'oro dei fratelli Pevensie sovrani, scomparsi da tempo con l'immortale divinità leone Aslan. Narnia è stata invasa 1300 anni prima da Telmar, una nazione composta da soli esseri umani, che hanno schiacciato e sterminato le creature, definite ormai estinte, che abitavano quei luoghi, appartenenti adesso ai telmarini. Caspian, cresciuto orfano dal suo maestro e precettore, è nipote di Miraz, il Lord Protettore di Telmar, che dalla morte del fratello (padre di Caspian), avvenuta vent'anni prima, si comporta come se fosse il vero re sugli altri colleghi tutti sottomessi, tranne lord Sopespian, e regna insieme a sua moglie Prunaprismia….
5. "Il viaggio del veliero"
Mentre Susan e Peter Pevensie sono negli Stati Uniti d'America, i fratelli Lucy ed Edmund sono ospiti a Cambridge dall'odioso e petulante cugino Eustace Scrubb, e rimpiangono Aslan e i tempi in cui erano sovrani nel mondo di Narnia. Un giorno, mentre fissano un dipinto raffigurante un veliero, l'acqua del quadro straborda e i tre vengono risucchiati e riappaiono nel mare di Narnia. Salgono a bordo del Veliero dell'Alba guidato dai loro amici Re Caspian e Ripicì, valoroso topo spadaccino. Caspian è alla ricerca dei sette Lord di Telmar fedeli a suo padre, esiliati sulle isole dal perfido zio deceduto, Miraz, prima che venisse ucciso. Il Veliero sbarca su un'isola apparentemente disabitata, in realtà preda di mercanti di schiavi che catturano Caspian, Lucy, Edmund ed Eustace...
6. "La sedia d'argento"
Eustace Scrubb e Jill Pole sono due infelici compagni della Sperimentale, la loro scuola mal organizzata e confusionaria, sempre sottoposti alle immotivate prepotenze di alcuni bulli, desiderosi di avventure e libertà. Jill Pole, in particolare, è una bambina sempre vittima di prese in giro e triste per la sua sorte ingiusta: la sua vita cambia quando approfondisce la sua amicizia con il compagno Eustachio, il quale le racconterà del suo viaggio con i suoi cugini (i fratelli Lucy Edmund Pevensie) in un mondo fantastico chiamato Narnia. Subito entrambi desiderano di poterci andare e l'occasione ideale si presenta quando, impegnati in una disperata fuga dalle grinfie dei bulli, riescono ad aprire un portone che dava sulle colline fuori dall'istituto e si ritrovano inaspettatamente a Narnia.
7. "L'ultima battaglia"
La storia comincia durante il regno dell'ultimo re di Narnia, Tirian, pronipote di Caspian X. Nelle regioni settentrionali del paese la scimmia parlante Cambio persuade l'ingenuo asino Enigma ad indossare una pelle di leone e lo presenta agli altri Narniani come il grande Aslan. Spacciandosi per portavoce del Grande Leone, Cambio rivendica la sovranità sul regno, iniziando ad accumulare ricchezze e vestirsi come un umano. A sostenerlo giunge da Calormen un'armata guidata da Rishda Tarkaan, e Cambio e i suoi seguaci, sostenendo che Aslan in verità sia solo un nome diverso per chiamare Tash, la sanguinaria divinità venerata dai Calormeniani, proclamano che sia la volontà del Grande Leone di sottomettersi agli invasori. Coloro che mettono in dubbio tali parole vengono invitati ad entrare in una grande stalla, ove "Tashlan" risiederebbe, e vederlo da vicino; ma ivi essi vengono assassinati di soppiatto da un uomo del Tarkaan…
Definita da qualcuno 'l'alternativa cristiana a Harry Potter', la saga di Narnia affonda le radici nella conversione al Cristianesimo di C.S. Lewis nel 1931, ed è stata concepita durante una passeggiata notturna con i suoi amici Hugo Dyson e J. R. R. Tolkien, entrambi professori a Cambridge come Lewis.
I 7 romanzi non sono quindi soltanto colorate avventure fantasy, ma anche allegorie religiose.
Come Lewis ebbe a spiegare più volte: «Supponiamo per un attimo che esista un mondo chiamato Narnia e che il Figlio di Dio, che nel nostro mondo si è fatto uomo, a Narnia si sia fatto Leone. E poi cerchiamo di immaginare cosa potrebbe succedere».
Il legame con l'Italia
Narnia esiste e si trova in Italia!
Infatti, Narnia è il nome latino della città umbra di Narni, in provincia di Terni.
Premesso che la fantasia di C.S. Lewis è l'evento preminente che ha fatto scaturire i libri delle “Chronicles of Narnia”, delle curiosità interessanti si possono trovare con collegamenti alla cultura italiana.
In realtà Lewis era un grande esperto di Letteratura latina e la sua formazione di assistente universitario ad Oxford e professore a Cambridge, lo avevano portato a leggere e studiare a fondo i grandi classici della letteratura: le Historiae di Livio, gli Annali di Tacito, le Storie Naturali di Plinio il Vecchio e gli scritti di Plinio il Giovane.
I grandi poeti latini letti in gioventù e successivamente per tutto il corso della propria vita, influenzarono molto le opere dello scrittore.
Clive Staples Lewis sapeva che Narnia era una città italiana posta sulla via Flaminia, estremo e romantico baluardo posto alla difesa di Roma a nord.
Questo fatto è ulteriormente avvalorato da uno dei maggiori biografi di Lewis, Walter Hooper, che oltre ad essere in possesso di una cartina d'Italia su cui Lewis aveva studiato e sottolineato i percorsi delle strade consolari che da Roma portavano al nord, dice espressamente che questa cartina gli è stata data personalmente dallo scrittore e lo stesso Lewis ha detto a Hopper, dandogli tale documento, che da tale fonte aveva tratta il nome della magica terra di Narnia.
Tale mappa è tratta dall'atlante "Murrey's Small Classical Atlas" (1904).
Clive Staples Lewis
Chi è Clive Staples Lewis, l’autore dei sette romanzi che compongono Le Cronache di Narnia?
La storia è stata scritta a Roma. L’autore ha preso ispirazione da quella che oggi è Narni, una piccola città situata in Umbria. I personaggi che compongono il libro sono: Lucy , Edmund, Susan e Peter, anche tanti altri tra cui bambini e ragazzi, come pure il Signor Tummus, il fauno gentile, e il Leone Aslan.
Lewis nel periodo tra il 1930 e il 1950 pubblica la maggior parte dei suoi libri, sia quelli accademici che i romanzi. Egli è infatti professore di storia medioevale all’Università di Oxford, in Gran Bretagna.
Mentre continua la sua carriera accademica, nel corso degli Anni Quaranta raggiunge un enorme popolarità grazie a suoi romanzi e ai suoi saggi che vendono milioni di copie, tanto da meritare nel 1947 l’articolo di copertina nella rivista “TIME MEGAZINE”.
Ma questa popolarità diventò maggiore quando, nel 1950, Lewis cominciò a dedicarsi alla narrativa per l’infanzia pubblicando le storie de “Le Cronache di Narnia”.
di Angelica Buglione e Maria Vittoria Buglione