di Marta Costantini, Elisa Pagano e Raffaella Paolella
Il giocone è una competizione che si svolge il primo giorno del GrEst, dove i diversi gruppi si sfidano tra di loro in vari giochi.
È un’attività che aiuta a superare la timidezza ai ragazzi e ai bambini, facendoli unire tra di loro.
Le sfide si svolgono nei settori del GrEst, che dividono i ragazzi per età, in modo tale che le squadre siano equilibrate. Lo scopo del gioco, oltre a divertirsi , è di vincere le dieci sfide, così da ottenere diversi punti che serviranno poi nel gioco successivo.
Quest’anno, il giocone, consisteva in una caccia al tesoro, dove bisogna trovare la chiave che apre l’armadio della storia de “Le cronache di Narnia”.
Come già detto, tutti i bambini e i ragazzi sono divisi in quattro grandi settori: rossi, gialli, arancioni e verdi. La sfida avviene tra i bambini del settore rosso e giallo, mentre i ragazzi del settore arancione giocano contro quello verde.
Le sfide preferite dei bambini, che sono diverse da quelle dei ragazzi, sono: la staffetta, il gioco delle spugne, la corsa ad ostacoli e la classica ruba bandiera. La staffetta è una corsa dove bisogna passarsi un oggetto qualsiasi facendo avanti-indietro. Il gioco delle spugne, che hanno fatto anche i ragazzi, consiste nel passarsi, tra compagni di squadra, una spugna piena d’acqua che verrà poi svuotata in un secchiello, la squadra vincitrice verrà decretata sulla base del livello di acqua raccolto.
Nella corsa ad ostacoli bisogna evitare diversi oggetti che impediscono il percorso, camminando il più velocemente possibile. Infine, la classica ruba bandiera: ad ogni bambino viene assegnato un numero, che poi verrà chiamato da un animatore per rubare la bandiera, cioè un pezzo di stoffa.
Le sfide che quest’anno sono maggiormente piaciute ai ragazzi sono: la piramide umana e l’acqua nel bicchiere.
Il gioco della piramide consiste nel mettersi vicini vicini, inginocchiati con le mani a terra, per permetterer che altri compagni salgano sulla schiena e a loro volta si inginocchino… e così via… La piramide di due-tre piani dovrebbe rimanere stabile per un minuto… poi si può crollare a terra, seppellendo i compagni del piano inferiore… Tante botte, qualche graffio, ma anche tante risate e, soprattutto, tanto lavoro di squadra… perché ci si sostiene a vicenda!
Il secondo gioco, l’acqua nel bicchiere, consiste nel versare l’acqua da bendati stando in piedi su una sedia, in un bicchiere che tiene un altro ragazzo steso a terra e che tiene il bicchiere sulla fronte. Un gioco veramente “umido”, anzi bagnato!
Ci siamo chieste: ma chi inventa il giocone che ogni anno è fantastico?
Corre voce, che sia stato ideato da sr. Enrica per distaccarsi dalle solite attività quotidiane svolte all’interno della Facoltà. Altri, invece sostengono che il giocone è stato ideato da alcuni animatori per far capire ai ragazzi che cosa significa lavorare in squadra divertendosi.
Una cosa è certa… chiunque l’abbia inventato… “grazie”: ci siamo divertiti da matti!
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